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Intervista a Letizia Vergano

FILUM intervista i suoi espositori: Letizia Vergano

Lo staff di FILUM intervista Letizia Vergano: ci racconta la sua storia d’amore con il macramè e delle sue attività.

Letizia è una entusiasta e sa coinvolgere tutti con la propria passione, per il macramè, certo ma anche per la voglia di imparare e  di scoprire nuove cose.

Se volete restare in contatto con Letizia, andatela a trovare presso la Chiesa di Ognissanti (Via Appia Nuova – Roma) dove 2gg a settimana tiene i suoi corsi oppure seguitela su FB: https://www.facebook.com/profile.php?id=100066298223661 (Letizia Vergano)

Alcune foto e un’intervista in radio per conoscere meglio la nostra espositrice!

https://www.facebook.com/filiestoffediletizia/videos/228867358818449/?extid=WA-UNK-UNK-UNK-AN_GK0T-GK1C&mibextid=2Rb1fB

 

 

INTERVISTA

FILUM: Sei una merlettaia, cosa ti ha portato a questa passione?

Venti anni fa mi sono appassionata alla tecnica del macramè, ma avendo un’attività commerciale non potevo dedicarmici a tempo pieno. Sette anni fa ho chiuso l’attività (ARREDO CHIC – negozio di accessori di arredo) e ho potuto dedicarci tutto il tempo. Da allora spazio da tende, tendaggi, borse, runner, etc… uso dal filo di lino al filo da 0,01mm, non mi stanco facilmente, mi appassiona il lavoro. Poi ho fortuna, ho una vista d’aquila!

Quindi oggi cosa fai?

Mi piace fare tante cose, principalmente lavoro su miei progetti, ma insegno anche. Grazie alla disponibilità del parroco della Chiesa di Ognissanti di Roma (Via Appia Nuova – quartiere Appio-Latino) ho l’utilizzo di una sala per 4gg a settimana. Due giorni a settimana li faccio di cucito creativo come volontariato e gli altri due giorni li dedico alle lezioni di macramè (martedì e venerdì dalle 16:30 alle 19:00). Faccio un tipo di lavoro che si basa fortemente sulla tradizione, ma mi sono adattata ai tempi moderni, quindi produco prodotti che sono validi per un arredamento o un abbigliamento moderno e attuale.

 

C’è un dibattito interno a FILUM: merletto solo tradizione da salvaguardare o anche opportunità di lavoro? Cosa dici tu?

Secondo me hanno ragione tutti e due! Senza l’antico, senza la storia, non avremmo le basi per lavorare ed è importante continuare la tradizione altrimenti si perde la storia e il futuro. Certo, generare un lavoro da questo non è facile, è difficile, ci vuole passione e tanta pazienza. Io credo che la tecnologia ci abbia allontanato dalla manualità. La nostra è quasi una missione. Dovremmo tornare alle origini e alla lentezza, usando la tecnologia integrando le origini delle nostre tecniche che sono la

nostra anima e la nostra tradizione.

Non sono giovanissima, eppure sono ancora molto emozionata della vita, della voglia di fare e di imparare, ma sono un po’ scoraggiata, non vedo entusiasmo per il bello, per la vita, dobbiamo farne una missione: far avvicinare i più giovani alla bellezza!

 

Parteciperai alla fiera di FILUM a Roma, perché?

La verità? Perché mi ha coinvolto Maria (Maria di Benedetto – NDA) con la quale siamo molto amiche e perché amo il bello e sono sicura che in fiera vedrò tantissime cose belle.